Cosa visitare a Castelluzzo
Luoghi
Riserva naturale orientata dello Zingaro
Lo Zingaro, la prima riserva istituita in Sicilia, ha una superficie di 1650 ettari, una fascia litoranea di circa 7 Km intercalata da numerose calette e caratterizzata da strapiombanti falesie che da un’altezza massima di 913 mt. portano rapidamente al mare. La riserva incanta per la sua aspra bellezza, per i colori intensi in ogni stagione, per le bianche calette, le palme nane, la rigogliosa macchia mediterranea, gli olivastri e i carrubi. Il profilo litoraneo è un’alternanza di alte pareti di roccia che sprofondano nel blu e di insenature degradanti dolcemente verso il mare. Le calette tutte ciottolose viste dal mare hanno l’aspetto di nicchie più chiare incavate sul fianco delle muraglie dolomitiche. Il paesaggio subacqueo è un continuo susseguirsi di colori e forme.
Riserva naturale orientata di Monte Cofano
Nel territorio di Custonaci, la Riserva è circondata da un mare cristallino e dominata dall’imponente Monte Cofano visibile dalle frazioni di Castelluzzo e Macari con la sua tipica sagoma. Il promontorio, alto 659 mt, è di fatto un massiccio dolomitico risalente al periodo giurassico ricoperto in molte parti da una vegetazione mediterranea: palme nane e ciuffi di ampelodesma.
La sentieristica e molto semplice e consente di orientarsi con facilità. Un sentiero in gran parte costiero permette di effettuare il giro completo del monte in massimo due/tre ore di piacevole cammino per poi fare un bagno ristoratore nelle sue acque cristalline.
La Riserva dello Stagnone e le Saline
Una laguna punteggiata dalle saline e dai mulini che al tramonto acquistano colori e atmosfere magici. Le saline sono ancora oggi una delle peculiarità della Riserva dello Stagnone e possono essere visitate, così come gli imponenti mulini a vento che venivano e vengono utilizzati per il pompaggio dell’acqua e la macinazione del sale.
Lo Stagnone è anche un piccolo paradiso per gli appassionati di ornitologia. In determinati periodi dell’anno diverse specie di uccelli migratori: anatre selvatiche, aironi e fenicotteri bianchi o rosa, qui nidificano o sostano durante le loro migrazioni. La Riserva dello Stagnone accoglie, inoltre, una rigogliosa vegetazione tipica degli acquitrini salmastri mediterranei: la palma nana, i giunchi e le salicornie.
Erice
Un borgo medioevale che prende il suo nome da Eryx, un personaggio mitologico, figlio di Afrodite e di Bute, ucciso da Eracle. Le sue origini si perdono in tempi ancora più remoti. Infatti secondo gli storici, insieme a Segesta, Erice era la città più importante degli Elimi, in particolare la capitale religiosa. Sui resti del tempio di Venere nacque nel XII sec. il suggestivo Castello di Venere, ad opera dei normanni, che rappresenta oggi uno dei simboli di Erice.
Erice è oggi un borgo fatto di vicoli immersi nel fresco anche durante l’estate e con una ricchissima tradizione artigianale e gastronomica: le ceramiche, i tappeti tessuti con gli antichi telai, i dolci di mandorla e le genovesi. Perdersi nei suoi vicoli è un’esperienza straordinariamente suggestiva.
Isole Egadi
Le tre isole, facilmente raggiungibili da Trapani o in escursione da San Vito lo Capo, hanno tre identità del tutto differenti.
Favignana, che dall’alto ha la forma di una farfalla, è la più grande e colpiscono immediatamente gli antichi stabilimenti della Tonnara Florio, la remota fortezza di Santa Caterina, la piazza del paese animata dagli isolani e dai turisti. Senza dimenticare le vecchie cave di tufo e le cale d’acqua turchina e trasparente, come le bellissime Cala Rossa e Cala Azzurra. Levanzo, la più piccola, con le sue case candide, custodisce alcune fra le più antiche testimonianze della presenza umana in Sicilia: le figure rupestri d’uomini e animali che, dipinte e graffite sulle pareti della Grotta del Genovese. Ideale per gli amanti delle immersioni per la varietà dei fondali e le centinaia di grotte.
Marettimo, la più lontana e anche la più alta e rocciosa è un’isola tranquilla dove poter trascorrere le giornate al mare e lungo i sentieri attorniati da una vegetazione ricca e variegata, per le sue caratteristiche naturali è stata definita “la Perla del Mediterraneo”.
Segesta
Segesta colpisce per il fascino del suo tempio dorico e per i suggestivi paesaggi che si possono godere dalla cima del Monte Barbaro.
Il nucleo originario della città, fondata dagli Elimi con l´obiettivo di farne la loro capitale politica, risale al 500-600 a.C. Oltre al tempio, considerato il meglio conservato di tutta l´antichità, Segesta è famosa per il suo suggestivo teatro: ricavato sulla sommità di una collina e posto in posizione straordinaria, permette di spaziare con lo sguardo verso l´incantevole paesaggio circostante, sino ad intravedere all´orizzonte Castellamare del Golfo (il principale scalo commerciale degli Elimi).
Il teatro, che risale al II sec. a.C., è ancora oggi utilizzato per spettacoli classici e moderni, tra i quali vale la pena ricordare quelli che si svolgono all’alba durante l’estate
Scopello
Famoso per i maestosi faraglioni che dominano il paesaggio, l’antica tonnara e la torre saracena di avvistamento, Scopello offre al visitatore un paesaggio incantevole, utilizzato recentemente anche da alcune famose produzioni cinematografiche (Il Commissario Montalbano, Ocean Twelve, Makari, etc.)
Scopello, nonostante sia per lo più una meta balneare offre anche un ricco patrimonio storico e culturale e uno splendido paesino di casupole in pietra e un perfetto esempio di baglio del XVIII sec. Con questo termine si indicano i tipici casolari della campagna locale che, soprattutto tra ‘700 e ‘800, rappresentarono un vero e proprio microcosmo di cui facevano parte la famiglia del proprietario terriero e i contadini che lavorano le sue terre. Il baglio di Scopello attualmente ospita un bar, un ristorante e alcuni negozietti di prodotti artigianali.
Trapani
Un incantevole centro storico popolato da antichi palazzi baronali, mura di cinta e torri di avvistamento. Trapani oggi è anche un punto di riferimento importante e conosciuto in tutto il mondo per la vela ed è denominata “città tra i due mari” in quanto la zona costiera a nord è bagnata dal mar Tirreno mentre quella ad ovest è lambita dal mar Mediterraneo.
Il centro storico offre al visitatore la possibilità di godere dei suoi splendidi palazzi barocchi, lungo le due più importanti arterie del centro storico: via Garibaldi e corso Vittorio Emanuele. Meritano una visita le numerose chiese, testimonianza dell´architettura gotico-religiosa siciliana del XIV sec. e il Museo Pepoli ricco di dipinti e sculture ma anche di gioielli e ceramiche che testimoniano la tecnica raggiunta dagli artigiani dell´oro, del legno e soprattutto del corallo. E per chi non vuole rinunciare al fascino del mare che domina la città non si può mancare il porticciolo e il mercato del pesce all’ombra della seicentesca Torre di Ligny e del castello aragonese che si staglia in tutta la sua maestosità.
Festival SiciliAmbiente
Cinema.
Letteratura.
Musica.
Sulla spiaggia, in riva al mare.
Dal 15 al 20 luglio 2024
a San Vito lo Capo.
Le saline
Una laguna punteggiata dalle saline e dai mulini che al tramonto acquistano colori e atmosfere magici.